Alimentazione e Semi-digiuno
L’IMPORTANZA DELL’ALIMENTAZIONE
NELLA MEDICINA FUNZIONALE.
L’alimentazione ha un ruolo preponderante nella medicina funzionale perché il cibo, se equilibrato e vario, è alla base della buona salute e di una vita longeva.
Come medico mi trovo spesso ad occuparmi di persone che soffrono di malesseri che datano a lungo nella loro storia clinica, come difficoltà digestive, gonfiore, stipsi, mal di testa, sonno disturbato e stanchezza, che sono invariabilmente il prodotto di anni di alimentazione squilibrata. Alla base di tutto ciò c’è un fraintendimento: essere onnivori non significa poter mangiare di tutto quando e come si vuole. Significa piuttosto che il nostro organismo ha necessità di una grande varietà – non quantità – di alimenti.
MANGIARE SENZA SOSTA GLI PSEUDO-CIBI
È sempre stato così da molte decine di migliaia di anni fa. E anche oggi il nostro organismo continua a funzionare secondo le regole che hanno guidato i nostri antenati a sopravvivere e a moltiplicarsi cacciando e raccogliendo quello che la natura aveva da offrire. Improvvisamente, tali regole sono state dimenticate; non siamo più gli artefici della nostra alimentazione ma dipendiamo interamente dalla potente macchina dell’industria agroalimentare che ci offre tutto il cibo che consumiamo senza che dobbiamo fare nulla per procurarcelo. Il prezzo non è irrisorio: si mangia senza sosta consumando cibi privi di valore nutrizionale e si finisce costretti a trascorrere molti anni di vita in cura per patologie croniche facilmente evitabili.
PAROLA D’ORDINE: VARIETÀ
In sostanza, ciò che importa è riuscire ad alimentarsi in modo il più possibile variato, criterio difficile da rispettare per mille giustificabili ragioni: non c’è tempo, si arriva a casa stanchi, il panino al bar o la pizza sono più facili, eccetera. L’inconveniente è che fretta e routine portano a consumare sempre le stesse cose e noi abbiamo bisogno di varietà di alimenti per la semplice ragione che ciascun alimento contiene una grande varietà di sostanze di cui il nostro organismo ha bisogno per nutrire l’enorme complessità delle diverse parti che lo compongono.
IL CIBO COME CAUSA DI MALATTIE
E AL TEMPO STESSO MEDICINA.
Il cibo può essere veleno o medicina. È la causa principale dello stato infiammatorio diffuso che è alla radice di tutte le malattie cronico degenerative di cui si soffre, ma è allo stesso tempo la medicina più potente in assoluto perché è solo con il cibo che si controlla in modo efficace ed economico l’infiammazione.
DIGIUNO INTERMITTENTE E SEMI DIGIUNO.
Ci sono molti modi per utilizzare il cibo come la medicina potente che è. Ad esempio, è utile di tanto in tanto fare una sosta. Questo perché per migliaia di generazioni il cibo non è sempre stato disponibile; spesso finiva ed era indispensabile cercare nuovi territori di caccia. Così, il nostro organismo ha sviluppato una grande capacità, insita nei nostri geni del risparmio, di immagazzinare energia come grasso quando il cibo è disponibile per poterla utilizzare per sopravvivere in tempi di penuria. Geni che sono ancora attivi ragione per la quale è importante capire come tenerli a bada per evitare di accumulare grasso, non tanto quello che finisce sulla pancia quanto quello che si distribuisce in posti, come fegato e muscoli, dove non ci dovrebbe proprio stare.
Non ci sono che due soluzioni interdipendenti: ridurre gli eccessi di cibi che sono associati al deposito di grasso in posti sbagliati e ridurre o sospendere di tanto in tanto il cibo che si consuma. Sono strade inseparabili l’una dall’altra perché non è possibile stare bene se ci si nutre male e se non si fa spesso una pausa. Le pause servono perché il nostro organismo deve essere a riposo per avere il tempo di dedicarsi a riparare le migliaia di attività che vanno storte nel mondo immensamente complesso della nostra biologia.
Si possono fare in modi diversi a cominciare dal semplice fatto che ogni giorno, incluse le ore della notte, dovremmo tutti, sani e meno sani, dedicare almeno 12 ore alle opere di riparazione astenendoci dal cibo e mettendo il nostro intestino a riposo. Si può anche digiunare un giorno a settimana o due giorni al mese, o praticare ogni tanto quello che chiamiamo semi digiuno durante il quale ci si nutre senza soffrire imitando quello che accade se dovessimo affrontare un digiuno completo. Quello che si ottiene in ognuna di queste diverse strategie è un evidente aumento di energia vitale; ci si sente in forma, si dorme bene, ci si sveglia riposati e, perché no, si perde senza fatica, qualche chilo di troppo.
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